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Le nostre persone

Quando la maggioranza è in rosa

Una comunità prevalentemente femminile, un Cda composto da donne per il 50% – dato eclatante per il nostro Paese – ma 'quote rosa' ancora sbilanciate nei ruoli operativi. Ecco perché Camst sta investendo in formazione per le pari opportunità nelle carriere.

Camst mantiene la sede principale a Bologna, ma è cresciuta nel tempo anche attraverso acquisizioni realizzate in Italia e all’estero. Al 31 dicembre 2021 le persone di Camst group sono 15.098, di cui 11.602 – pari al 77% – impiegate dalla cooperativa capogruppo.

La componente femminile rappresenta ben l’81,7% della popolazione aziendale, distribuita in tutte le aree aziendali, in particolare su ruoli operativi; una quota da sempre molto alta, che storicamente non ha trovato piena corrispondenza nelle posizioni apicali. Ciò ha generato una riflessione da parte della direzione che ha deciso di promuovere programmi di formazione e attività di sensibilizzazione finalizzati a incentivare le pari opportunità e lo sviluppo femminile delle carriere. Da menzionare, in particolare, la collaborazione con Work Wide Women, organizzazione che supporta le aziende fornendo soluzioni in ambito di diversity management.
A livello di Gruppo, i contratti a tempo indeterminato risultano predominanti anche nel 2021, con una prevalenza di part-time, dato caratteristico dei settori della ristorazione e del facility soft, ma anche delle comunità aziendali prevalentemente femminili.
I contratti a tempo indeterminato risultano predominanti anche nel 2020, con una prevalenza di part-time, dato caratteristico dei settori della ristorazione e del facility, ma anche delle comunità aziendali prevalentemente femminili.

Inclusione sociale
In questo ambito rientrano tematiche di natura diversa – al netto degli aspetti di genere già affrontati – accomunate dal valore sociale che esse sottendono in relazione all’accesso al lavoro. Relativamente alla provenienza, si segnala che il 9,2% dei dipendenti di Camst group è di nazionalità diversa da quella del Paese in cui lavora.
Per quanto riguarda invece l’accesso al lavoro delle persone con disabilità, risulta confermato anche nel 2021 l’impegno di Camst, che incentiva i diversi dipartimenti alla promozione della diversity.
Nelle tabelle che seguono non sono inclusi i dati della Danimarca che, a differenza degli altri Paesi in cui opera Camst, non traccia questa informazione, così come stabilito dalla normativa di riferimento.

Diversity e inclusion, l’adozione dello standard ISO 30415

Nel 2020– durante l’emergenza della pandemia – la comunità aziendale di Camst ha dimostrato di sapersi prendere cura anche di se stessa, sostenendo i colleghi in difficoltà.
In Italia, come conseguenza della riduzione e della chiusura della maggior parte delle attività, sono stati attivati ammortizzatori sociali per oltre 8.500 persone. L’azienda si è fatta carico di anticipare ai dipendenti per conto dell’Inps il pagamento del fondo di integrazione salariale (Fis) e della cassa integrazione guadagni in deroga (Cigd). Per supportare i dipendenti, Camst ha messo in atto ulteriori azioni per facilitare l’ottenimento del blocco dei mutui e l’accesso a finanziamenti e buoni spesa. Le diversità con cui ci si confronta ogni giorno nell’ambiente di lavoro rappresentano un elemento di arricchimento e un patrimonio da difendere e valorizzare. Un’azienda inclusiva non si limita al rispetto delle norme, ma rifiuta i pregiudizi e incoraggia la pluralità di genere, etnica e religiosa. Nel caso di Camst, il tema della diversity è orientato in modo particolare al genere, considerata l’elevata presenza femminile che caratterizza la popolazione aziendale e l’esigenza di favorirne la crescita professionale. Un obiettivo in linea con quanto fissato dal Pnrr, che identifica tra le priorità per il sistema Paese proprio quella di colmare il gender gap nel mondo delle imprese.
A tale scopo, il Gruppo ha avviato nel 2021 un progetto sulla leadership al femminile, con l’obiettivo di sviluppare e mantenere un’equa partecipazione delle donne in azienda.
Non solo. Insieme a Sgs, leader mondiale nei servizi di analisi e certificazione, Camst ha deciso di mappare le proprie procedure di gestione della diversità – con particolare focus sulla parità di genere – utilizzando lo standard ISO 30415:2021, che si propone di favorire il cambiamento interno alle aziende, guidandole nella definizione di obiettivi strategici sostenibili sul piano sociale per creare organizzazioni più imparziali, eque ed inclusive.
La verifica è stata effettuata in modo particolare sulle policy, sulle iniziative, sulle prassi e attività di training attive in azienda e sui dati relativi ad assunzioni, formazione e retribuzione divisi per livello e genere.
Il percorso, avviato ufficialmente a febbraio 2022, è finalizzato a sostenere Camst nella comprensione dei principi di D&I nei processi aziendali e più in generale nella relazione con tutti gli stakeholder di riferimento, consentendole di pianificare le decisioni da prendere in ottica di miglioramento continuo. Adottando tale standard, peraltro, Camst ha anticipato i tempi per la futura implementazione e certificazione del sistema di gestione aziendale, come previsto dalla legge 2021 n. 162 sulle pari opportunità nel mondo del lavoro.

Insieme contro la violenza di genere

È stato inoltre avviato, in collaborazione con D.i.re. (associazione Donne in rete contro la violenza), un importante progetto sul contrasto al fenomeno della violenza di genere.
L’iniziativa ha previsto l’elaborazione e diffusione del progetto editoriale fisico e digitale “Fuori dalla violenza”, pensato per offrire guida e supporto alle vittime, ma anche webinar formativi rivolti ai responsabili delle risorse umane per riconoscere e aiutare le donne che vivono situazioni di abuso e l’offerta di tirocini retribuiti per donne segnalate dall’associazione che necessitano di una propria indipendenza economica per sfuggire ai maltrattamenti.
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