La gestione dei rifiuti
Differenziare sempre
Una quota di rifiuti più che significativa in molte parti del mondo viene ancora oggi dispersa nell’ambiente. Eppure basterebbe una corretta gestione dei residui materiali della nostra vita di consumatori a fare la differenza. Ecco come.
La corretta gestione dei rifiuti è strettamente connessa con il loro aumento e persistenza nell’ambiente. Per questo motivo Camst non solo si impegna a produrre meno scarti, ma affianca alla prevenzione anche attività di raccolta differenziata, riciclo dei materiali e recupero energetico dei rifiuti non ulteriormente valorizzabili. Con una attenzione particolare agli scarti alimentari. Nel corso del 2021, per quanto riguarda la ristorazione, Camst e le società italiane del Gruppo hanno prodotto complessivamente 2.854 tonnellate di rifiuti, per la quasi totalità non pericolosi (fanghi di depurazione e imballaggi in primis). Di questi, quasi il 40% (pari a 1.136 tonnellate) è stata avviata a recupero. Allo stesso modo, anche la divisione facility ha avviato a recupero oltre 492 tonnellate di rifiuti sulle 500 prodotte, pari a oltre il 98%.
Diamo valore ai rifiuti: Waste to value
Giunto al suo terzo anno di sperimentazione, Waste to value è un progetto nato per rispondere all’esigenza di generare meno rifiuti e trovare soluzioni innovative per recuperare alcuni sottoprodotti destinati a diventare scarti alimentari.
Attraverso la collaborazione tra Igd Siiq, Coop Alleanza 3.0 e Camst, con il supporto di Impronta Etica e del Comune di Villanova di Castenaso, diamo nuova vita a bucce d’arancia e fondi di caffè che ogni giorno restano nei bar all’interno del Centro Nova, convertendoli in second products da reintrodurre nel centro stesso sotto forma di prodotti o servizi, in una logica di economia circolare.
L’ammendante prodotto con gli scarti sarà utilizzato per la manutenzione delle aree di verde pubblico. In particolare verrà allestito un giardino fiorito nell’area limitrofa alla compostiera con particolare attenzione al tema della biodiversità, a scopo didattico e divulgativo per tutti i frequentatori del centro commerciale.
Dal rifiuto alla produzione di nuove risorse: il progetto Camst-Hera
Nel 2020 Camst e Gruppo Hera hanno dato vita a una nuova collaborazione su progetti di economia circolare per la produzione di biodiesel da oli vegetali esausti e di biometano derivante da rifiuti organici. La partnership si è consolidata nel corso del 2021, dedicando particolare l’attenzione alla fase di monitoraggio dei risultati.
Per quanto riguarda il primo progetto, Camst e Hera hanno attivato una filiera circolare closed-loop, sostenibile e certificata da SGS, che trasforma in biocarburante gli oli esausti prodotti in 62 cucine del Gruppo. Solo nel 2021 sono stati raccolti 19.595 kg di oli vegetali, che hanno contribuito a produrre 18,80 tonnellate di biodiesel, equivalenti a 22.800 litri erogati alla pompa, con un risparmio annuale di 19 tonnellate equivalenti di petrolio. È stata inoltre evitata l’emissione di 63 tonnellate di CO2, pari alla capacità di assorbimento di ben 3.150 piante di medio fusto. I risultati conseguiti consentiranno di ampliare il progetto al di fuori dell’Emilia-Romagna, coprendo Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Lazio, Lombardia, Sardegna, Trentino-Alto Adige, Veneto, Marche, Abruzzo e Liguria.
Per quanto riguarda il secondo ambito di collaborazione, il rifiuto organico prodotto da Camst nelle province di Bologna e Modena viene ritirato da Hera e trasformato nell’impianto di Sant’Agata Bolognese. Nel 2021 sono state raccolte 421 tonnellate di rifiuti organici, che hanno consentito di produrre 32.838 m3 di biometano, pari al consumo annuo di circa 23 auto di media cilindrata. Il biometano prodotto, inoltre, ha evitato l’utilizzo di 25 tonnellate combustibile fossile e di 59 tonnellate di CO2, pari all’assorbimento di circa 3.000 piante di medio fusto.
Guarda l’intervista a Stefano Amaducci, responsabile economia circolare del gruppo Hera.