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La riduzione dello spreco alimentare

Mai abbassare la guardia

La lotta contro le abitudini di consumo che sottendono una cultura incentrata sullo spreco non deve fermarsi mai: ancora oggi in Occidente un prodotto alimentare su tre viene buttato via. Ma invertire la tendenza si può e Camst ne è la dimostrazione.

Lo spreco alimentare ha un impatto rilevante sui cambiamenti climatici che minacciano l'Europa e il mondo. Per affrontare queste sfide, l’Ue ha adottato una nuova strategia di crescita sostenibile e inclusiva, per stimolare l'economia, migliorare la salute e la qualità della vita delle persone, prendersi cura dell’ambiente. Nel mese di dicembre 2019, la Commissione Europea ha lanciato il Green Deal, un piano d’azione che ha l’obiettivo di trasformare le questioni climatiche e le sfide ambientali in opportunità e di rendere la transizione ecologica equa e inclusiva. Tra le principali linee d’azione anche quella denominata “Dal produttore al consumatore”, per promuovere un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente, che ponga l’attenzione sulla necessità di agire per modificare i modelli di consumo e contenere gli sprechi alimentari.

La strategia attuata da Camst prevede azioni di contenimento delle eccedenze, mirate alle fasi più critiche del ciclo produttivo.

Too Good to Go
Tra le azioni intraprese da Camst nella lotta allo spreco alimentare c’è l’adesione al network Too good to go. L’iniziativa permette a bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati e hotel di vendere a prezzi contenuti confezioni di cibo rimasto invenduto a fine giornata. Ogni giorno, un’ora prima della chiusura, le eccedenze vengono confezionate in magic box a sorpresa e offerte a un prezzo scontato del 70%. In questo modo il cliente risparmia, mentre il cibo che fine giornata sarebbe sicuramente finito nel cestino viene salvato. Allo stesso network aderiscono altre società del Gruppo in Germania, Spagna e Svizzera. Dall’avvio della partnership, i locali Camst hanno venduto 13.000 magic box, corrispondenti a 32,5 tonnellate di CO2 risparmiate.
Inoltre nel 2021, per la prima volta in Italia, un ristorante aziendale è entrato nel network: l’azienda DeWalt Industrial Tools di Perugia, parte del gruppo Stanley Black&Decker, ha fatto da apripista in Italia, aderendo al programma con il ristorante aziendale gestito da Camst group. Tramite l’app, i dipendenti dell’azienda possono acquistare – in uno store dedicato – magic box con i prodotti invenduti del servizio a pranzo e, al tempo stesso, abbattere gli sprechi del ristorante aziendale.

Last Minute Market
Da molti anni Camst collabora con Last Minute Market, spin off dell’Università di Bologna che si occupa di economia circolare e recupero di eccedenze, con importanti risultati sul piano sociale e della cultura alimentare. Tante le campagne contro il food waste, condotte in partnership nei diversi servizi di ristorazione, in particolare nella refezione scolastica, dove le iniziative per promuovere una corretta relazione con il cibo includono anche l’educazione alla riduzione degli sprechi e la rilevazione puntuale degli scarti. Da segnalare, la distribuzione con Last Minute Market delle “No spreco bag”, shopper riutilizzabili in cui i bambini ripongono pane, frutta e merende non consumate, condividendo con le famiglie l’importanza di questi piccoli grandi gesti. La stessa iniziativa è stata allargata ad altri servizi di ristorazione.

Donazioni
Da quasi quindici anni Camst collabora con amministrazioni locali e associazioni attive sul territorio per distribuire gratuitamente prodotti alimentari a chi ne ha bisogno. Vengono così recuperati gli esuberi di alimenti ad alta deperibilità, che eccedono l’ordinaria produzione, da destinare a famiglie individuate in collaborazione con le pubbliche amministrazioni. Numerose le collaborazioni in questo senso, non solo con la già citata Last Minute Market, ma anche con Banco Alimentare e una ventina di altri enti. Da menzionare anche le collaborazioni avviate dalla società spagnola Arcasa con associazioni locali, che nel 2021 hanno consentito il recupero di 7.240 pasti dell’Ospedale Germans Trías i Pujol (Can Ruti), per un valore complessivo di 21.720 euro e una riduzione di 10,8 tonnellate di CO2.
Al recupero dei prodotti dai locali si unisce quello dal centro distributivo, diminuito però nel corso del tempo a causa di disposizioni più restrittive in ambito di sicurezza alimentare, che non consentono la donazione di merci con imballo primario non integro.



L’impronta di Camst
Da anni Camst, in collaborazione con Last Minute Market, misura l'impatto ambientale delle proprie donazioni alimentari, considerando tre indicatori: l'impronta di carbonio, ovvero la quantità totale di gas a effetto serra immessi in atmosfera lungo tutto il ciclo di vita del prodotto; l'impronta idrica, cioè il volume totale di acqua utilizzata per la produzione di un determinato bene; l'impronta ecologica, pari alle superfici di mare e di terra necessarie per rigenerare le risorse consumate dalla produzione in tutte le sue fasi. I risultati dell'analisi – che si basa su un campione di prodotti rappresentativi, data l'ampia varierà servita – sono rappresentati di seguito.

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