Il valore economico generato e distribuito
Crescere è distribuire
Determinare ogni anno quanta ricchezza si produce e con quale impatto sugli stakeholder è un atto di trasparenza, che ci aiuta ad assumere consapevolezza sul valore economico generato e distribuito sul territorio.
La rappresentazione del valore generato e distribuito consente di quantificare la creazione di valore economico e la sua distribuzione ai diversi stakeholder interni ed esterni: soci e dipendenti, fornitori, pubblica amministrazione, territorio e collettività.
La grafica sotto riportata presenta una rilettura del conto economico consolidato di Camst dalla prospettiva dei portatori di interesse, mostrando l’impatto che il Gruppo produce. Il valore generato si riferisce ai ricavi netti, mentre quello distribuito accoglie i costi riclassificati per categoria di stakeholder e i dividendi distribuiti ai soci. Il valore economico trattenuto, invece, è relativo alla differenza tra valore generato e distribuito, e comprende, tra le altre voci, gli ammortamenti dei beni materiali e immateriali, gli accantonamenti, le svalutazioni e la fiscalità anticipata e differita.
Trattandosi di un gruppo cooperativo, è di particolare rilievo il valore economico distribuito ai soci e ai lavoratori di Camst, specie in un anno in cui i risultati economici sono stati ancora influenzati in modo rilevante dagli effetti della pandemia.
Ai dipendenti di Camst – soci e non – è andato il 47,7% del valore generato, pari a circa 305 milioni di euro. Un importo elevato, soprattutto se si considera che tale dimensione economica non esprime l’intero sforzo finanziario del Gruppo. Nel corso dell’esercizio 2021, infatti, sono state anticipate a tutti i dipendenti le somme relative al Fondo di integrazione salariale previsto dalle norme di contenimento Covid, che per la sola cooperativa capogruppo ammontano a circa 7 milioni di euro.
Sempre con riferimento al valore distribuito ai dipendenti, nell’ambito del percorso di ristrutturazione del Gruppo sono stati erogati 6,2 milioni di euro come incentivo all’esodo pensionistico, così da favorire in parte il ricambio generazionale. Un investimento sociale che non si è concluso nel corso dell’esercizio, ma è stato sostenuto da un ulteriore accantonamento di 500 mila euro.
Infine, anche nel 2021, è stato mantenuto l’accesso al microcredito a favore dei dipendenti, per un valore che al 31 dicembre ammonta a 69.603 euro.